La prima volta che mi accostai ai fornelli fu per fare un dolce. Avevo quattordici anni e mi cimentai nella preparazione della crema pasticcera, seguendo le indicazioni di uno dei più antichi e accreditati ricettari del XX secolo: il Manuale di Nonna Papera.

Da allora la passione per le torte e i dolci tradizionali si è perfezionata perché, si sa, la Pasticceria è scienza. Sono quella giusta alchimia delle proporzioni fra gli ingredienti e le corrette temperature e tempi di cottura che determinano la differenza fra un capolavoro del gusto e una ciofeca, come direbbe Totò. Diventa imperativo scovare i piccoli segreti dei pasticceri per far sì che la tua torta appaia come un prodotto da una certa aria professionale e non il risultato di un preparato per torte, che qualunque bipede con i pollici opponibili potrebbe infornare e sformare da uno stampo!

Attraverso canali tematici e tutorials i maestri pasticceri condividono i loro procedimenti e le loro ricette con quantità di ingredienti tali da produrre minimo dieci chili di Pan di Spagna e dodici di farcia, costringendoti a riprendere il libro delle equazioni delle medie per ridurre il tutto a quantità casalinghe… E qualcosa poi non quadra perché alla fine non ti riesce mai come dovrebbe!

Proprio su un canale tematico mi è capitato di vedere all’opera Buddy Valastro, l’ormai celebre “The cake Boss”, e così mi sono appassionata. Ho scoperto che si tratta di un’antica tradizione anglosassone di decorare le torte nuziali, non solo per renderle uniche e meravigliose dal punto di vista estetico, ma anche per consentire una più lunga conservazione del dolce, poiché la copertura in pasta di zucchero lo isola dal contatto con l’aria che lo deteriora. Una tradizione che risale alle nozze della regina Vittoria nel 1840.

L’ultima più famosa creazione in stile è stata la monumentale torta di nozze del Principe William e Kate Middleton. All’improvviso mi sono resa conto che il Cake Design si è affiancato alla tradizione dolciaria italiana e che i nostri pasticceri si son dovuti adeguare alle richieste della cliente di turno, che vuole una torta esclusiva e personalizzata: una torta-castello per la figlia, una torta-moto per il figlio, una torta-IPhone per il marito e una romantica torta a tre piani ricoperta di rose per il proprio anniversario di matrimonio. I poveri malcapitati pasticceri devono, soprattutto, fare i conti con tutte quelle donne e quegli uomini che si sono messi a produrre veri e propri capolavori, in casa o in un proprio laboratorio, modellando pupazzetti, principesse, campi di calcio, navi pirata e quanto di più la fantasia produca.

La mania è dilagata e da tormentone televisivo si è trasformata in una dolce “piaga” sociale.

Ida Matarese

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