Lo avete presente Red Ronnie? Personaggione, eh.

1961398_10151899535066260_1743465435_nPerò ha il pregio, a mio parere, di dire sempre e platealmente come la pensa. E vi dirò anche che, dai racconti di una cara amica che di musica se ne intende e che ha in mano la programmazione eventi di una città molto importante e culturalmente varia, emerge il profilo di una brava persona, molto appassionata. Uno coerente, che fa quel che gli piace di più, promuovere la musica, tutta. Senza vendersi. Si è conquistato il suo rispetto e vi assicuro che questa donna straordinaria è tanto professionale quanto esigente, specie in fatto di musica ed eventi musicali.

Red è un democratico e su questo non c’è dubbio. Per questo ha pubblicato di recente su allmusicitalia.it una polemica gigantesca contro Feltrinelli, che ha cancellato la presentazione dell’ultimo disco di Valerio Scanu, programmata nel punto vendita di Cagliari. Così, tra capo e collo.

Ma non doveva essere in tutti i luoghi, in tutti i laghi?

Qualcosa sotto c’è. Io non amo Valerio Scanu, non lo ascolto e quando ha vinto a Sanremo 2010 ho storto il naso e l’ho gigionato a vita per via della canzone di cui sopra. Non sono sempre d’accordo con la scelta popolare e non devo esserlo: ho i miei gusti e sono agli antipodi rispetto a quel che fa Scanu.

Però in una cosa ci credo fortemente: la libertà di scelta.

Se al mio vicino di casa va di ascoltare i Modà, non vado a spegnere il suo stereo, anche se non li sopporto. A meno che non lo spari a tutto volume con tanto di terremoto dei miei mobili Ikea, continuo ad ascoltare la mia playlist e lo lascio fare. Pertanto, se vado da Feltrinelli e il disco di Scanu è in vendita, mi aspetto che possa anche presentarci l’ultimo disco, anziché sentire le parole contenute nella email che la Sig. Pompa, responsabile eventi di Fetrinelli, ha inviato come risposta al management del cantante che chiedeva spiegazioni della cancellazione:

“Noi scegliamo quali artisti ospitare, non ci sono tariffe da pagare, l’unico criterio che dobbiamo é la scelta di una proposta culturale in linea con i valori Feltrinelli. Abbiamo ospitato Valerio subito dopo la sua vittoria di Sanremo, dopo gli abbiamo sempre detto di no, non riesco a cambiare opinione così velocemente.”

Fatemi capire: guadagnare sul suo disco sì, farglielo presentare no. E per un motivo culturale? Allora smettete anche di venderli, gli artisti che “non sono il linea” con la vostra idea di cultura.

Non sto qui a difendere il valore culturale della musica di Scanu, ma il diritto di chi lo ascolta di poter fruire di un evento che – data la distribuzione dell’album in questione – è naturale sia anche organizzato nel punto vendita, come tutti gli altri.

Ma siamo sicuri che sotto questa risposta – molto poco professionale, comunque: mentite, suvvia, piuttosto! – non si nasconda una logica diversa da quella apparente?

Ecco cosa ha dichiarato Scanu a stampa e tv non molto tempo fa:

“Sono stato usato e gettato via dalla mia casa discografica. Per questo mi autoprodurrò il prossimo album. Spero di farcela, la passione c’è, ma non si poteva continuare così, con nessun investimento serio su di me da parte della Emi. L’unica cosa che hanno saputo dire mentre io ero in studio di registrazione era che le canzoni facevano schifo”

Non posso ammettere che una casa discografica dica che un suo artista è una schifezza se prima me lo ha promosso, lodato e portato in palmo di mano. È come ammettere che importano solo i soldi, come già possiamo sospettare. Certo è che averne la conferma fa un certo (brutto) effetto. E certamente queste parole hanno molto infastidito i piani alti.

Feltrinelli, alla fine e per non perdere la faccia, ha capitolato e risposto a Red Ronnie come segue:

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Ma la vera domanda è: non siamo stanchi del fatto che qualcuno debba sempre decidere chi e cosa deve piacerci?

Erika Muscarella… for malacopia