Malacopia_Natale_biancaeNatale

Il primo Natale, quello si fa fatica a ricordarlo, a meno che tu non sfogli un vecchio album di ricordi, dove sei davanti all’albero con tutti i regali pronti da scartare e il senso di sorpresa che a poco a poco scompare. Quello più bello per Bianca fu il 1996, quando a 7 anni il suo desiderio più grande, come scrisse nella letterina a Babbo Natale, era ricevere i poteri magici, perché sapeva già che più di ogni altra cosa avrebbe voluto cambiare le carte in tavola a suo piacimento. Poi di anno in anno, nonostante ricevette bambole, microscopi, telescopi e tanti bei vestiti, venne costantemente delusa in quell’aspettativa impossibile. Smise di credere a Babbo Natale e per lei quella festa perse di significato, importanza e magia. SI tramutò per lei in ansia infinita, un momento che le ricordava quanto la sua vita fosse tutto ciò che non aveva mai voluto per se stessa e per chi le stava attorno.

Dopo turti questi anni, questo pare essere il primo Natale dove le cose stanto prendendo la piega giusta: un lavoro appagante, una consapevolezza maggiore delle sue doti, una bella relazione, di quelle che non ci avresti mai scommesso. E tanti errori corretti, dalle parole che era meglio non dire, ai rapporti umani, che magari era meglio valutare il proprio atteggiamento prima di combinare disastri da scissioni amicali.

Così Bianca oggi passeggia per i mercatini francesi di Piazza Minghetti, compra un biscotto a forma di renna e se lo mette in testa con una forcina. Gira per le strade e nella gente ritrova se stessa in diversi momenti della sua vita: gli ansiosi che vogliono fare le cose fatte per bene, i capricciosi che hanno tutto da sempre e che non è mai abbastanza, i nervosi, gli affascinanti che se la tirano per un capo costoso, ostentato per le vie del centro e gli innamorati che si baciano pieni di shopper natalizie. Vede tutto e, silenziosa, sorride nel suo cappotto argentato, immersa nell’atmosfera ovattata di un Natale che sta arrivando.

E Il Natale arriva coi puntini sulle “i” (o sulle “e”, poco importa), a mettere chiarezza, consapevolezza e a regalare una ventata di freschezza, meno umida e stantia. Ad un tratto la nebbia scompare per far spazio ad un cielo a pois, come i calzini che ha appena regalato a Mario, per la cena di Natale dai suoi, la prima insieme. Che emozione. Mario la chiama, sta arrivando in Piazza Maggiore.

Un bacio sotto la neve mentre Nettuno guarda il loro amore crescere.

Quest’anno l’albero davanti Sala Borsa è dritto, non storto come l’anno scorso. È il segno per Bianca che la vita comincia a raddrizzarsi, a prendere forma e colore. Di un rosso vivo d’amore e di un argento magico, pieno di sorprese.

Contenta, Bianca? Finalmente quest’anno ci saranno i poteri magici ad aspettarti sotto l’albero… Finalmente sarai pronta per fare le tue magie. D’amore, di colore e di speranza, per una vita migliore.

E allora tanti, tantti auguri di Buon Natale, Bianca.

Mattia Caracciolo per malacopia