Malacopia_folkaustriaco_1Proviamo ad immaginare un italiano/a, di una qualsiasi città del nostro Paese, che in una giornata qualsiasi (non a Carnevale!) si vesta con un abito folkloristico tradizionale della sua zona (ogni nostra regione ha la sua collezione) e così agghindato/a vada a lavorare in banca, alla cassa di un supermercato, nel suo bar, in ufficio…

Come minimo un veloce passaparola lo farebbe passare per pazzo, esaurito, bisognoso di ferie e forse un paio di telefonate ai reparti psichiatrici del nosocomio locale arriverebbero.

Spostiamoci oltre confine, a nord, dai nostri vicini austriaci e guardiamoci intorno (in realtà, basterebbe fermarsi in Alto Adige). Spopolano “Drindl” e “Lederhosen”, che non sono dolcetti simili ai Krapfen o allo Strudel ma il classico abitino folkloristico femminile il primo e i pantaloni di pelle classici maschili il secondo e che, solitamente, noi italiani abbiniamo ai gruppi di danze tipiche tirolesi in cui si lanciano i famosi ululati da orso delle Alpi, meglio conosciuti come “Jodler”.

Malacopia_folkaustriaco_3Ma lì, in Austria, l’abito tradizionale non è solo del gruppo folk che canta o balla e non è solo per la sfilata o, peggio, per il Carnevale. In Austria vestirsi così è “normale”, quotidiano, naturale. E, consentitemelo, è straordinariamente bello!

Entrate, per esempio, in un centro commerciale austriaco e visitate le classiche catene di abbigliamento. Noterete che tutte hanno un “angolo” in cui vendono i “Trachten” (abiti folk per lei e per lui) e i vari accessori (calze, cinture, fazzoletti, spille, girocollo…). Visitate una qualsiasi città dell’Austria e noterete una lunga serie di negozi specializzati nel genere.

Se vi capita di soggiornare nel magnifico Friuli, la prima settimana di Agosto, spostatevi in Austria verso Villach (Villaco), vivace cittadina ad una ventina di chilometri dal valico di confine di Tarvisio. Vi si tiene il Kirchtag (la sagra): per una settimana il centro storico viene chiuso al traffico e tutte le vie si riempiono di chioschetti, tavoli, angoli musicali dove suonano orchestrine, giostre e baracconi. Colore e ovunque e tutto diventa festa folk fra fiumi di birra alla spina locale (la Villacher Bier) e ogni forma di insaccato affumicato su pane nero.

Malacopia_folkaustriaco_4Simbolo assoluto del Kirchtag è il cuore che campeggia in ogni angolo, che poi è anche la spilletta, fatta di marzapane, che funge da biglietto di ingresso per l’ultima giornata (il primo sabato d’agosto) e che si trova in vendita ad ogni bancarella.

Una settimana di festa che ha il suo clou nel weekend. Tutti sono rigorosamente vestiti in abito folk, non solo gli adulti ma anche bambini, anziani e gli adolescenti, Sì, proprio loro, quei ragazzotti che fino al giorno prima giravano in skateboard con jeans a vita bassa e cavallo alle caviglie con berrettino a visiera girata! 

Malacopia_folkaustriaco_2A noi italiani i nostri amici austriaci con i loro look forse fanno un po’ sorridere, ci sembrano dei tradizionalisti, nostalgici, un po’ demodè. Ma forse siamo noi che siamo diventati davvero snob.

Personalmente, un po’ li invidio per la loro capacità di essere moderni e folk contemporaneamente.

E se cominciassimo anche noi ad essere un po’ più folk? Dai, scherzavo… Giù il telefono, non chiamate il reparto psichiatria!

Federico Benna per malacopia