La ragazza con l’orecchio da pirla

Non mi potevo esimere.

31683b_La ragazza orecchino_visore.28028_bigQuando è uscito Uomini che odiano le donne, il libro, ho aspettato un anno prima di leggerlo perché mi irritava un sacco comprare una roba che compravano tutti (mi irrito facilmente). Non ho visto Avatar perché l’improvviso trip sul 3d mi grattava i nervi. Mi vesto come un orfana degli anni ’30 (quando riesco ad uscire dal pigiama) o come una casalinga degli anni ’50 e detesto profondamente tutti ‘sti occhiali con la montatura spessa che erano già brutti nel 1986, figurarsi adesso. E li hanno sul naso tutti. Anche quelli che ci vedono bene.

Da piccola mio padre mi portava a vedere Wagner alla Scala e quest’anno sono stata molto tentata dal Parsifal. Avevo anche modo di andarci a pochi euro, ma alla fine ho rinunciato. Perché? Perché sono una snobbona. Ecco, l’ho detto. Al diciottesimo post FB sul Parsifal scritto da gente improbabile, che mai avevo sentito parlare di lirica, di musica classica, di libretti o roba simile, mi è passata la voglia.

Insomma, se ti ho sempre e solo sentito parlare di vestiti e vestitini, parrucchieri, aperitivi e bambini (i tuoi) e, improvvisamente, dopo che tutta Bologna parla per una settimana del Parsifal, pubblichi 12 post in 24 ore sulla tua andata al Comunale con corredo di foto Instagram etc… e successivamente il silenzio sull’argomento cala nuovamente sul tuo profilo per ridare spazio ai vestiti etc…, permetti che mi venga il dubbio?

Il dubbio, anzi la quasi certezza è che una fraccata di gente, che alla terza nota di un Wagner a caso dorme, che pensa che Sigfrido sia il nome di una pizza ai würstel, che pensa che Bocelli sia la lirica e che sarebbe bellissimo vederlo in coppia con Allevi, abbia deciso che il Parsifal fosse un evento mondano imperdibile e che di conseguenza sia diventata appassionata loggionista per 3 giorni, giusto per poterne poi parlare agli aperitivi di cui sopra.

Quindi ho deciso che il Parsifal, o meglio il suo pubblico, mi davano sommo fastidio.

Lo stesso effetto me lo fa la menata pazzesca che già invade i nostri social sulla tizia con l’orecchino. Non andrò a vedere la Ragazza con l’orecchino di perla. Sono già pronta a sucarmi tutte le foto, gli Instagram, i commenti “oooh non ho mai visto nulla di così bello, erano anni che lo aspettavo”, la gente che si regala orecchini di perla e si fotografa nella stessa posizione e quelli che blatereranno di Vermeer come se fosse il sale della loro vita per i prossimi 3 mesi. Poi, finito.

A quel punto sarà maggio e finalmente potremo cominciare a parlare di mondiali di calcio.

…snobbissimamente vostra

Marina Pagliuzza

La ragazza con l’orecchino di perla è in mostra a Bologna, Palazzo Fava, dal 8 febbraio al 25 maggio 2014.

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