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Malinvista della settimana all’artista Livio Scarpella.

Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?

Per quel che mi riguarda, la malacopia e la bellacopia coincidono. Solitamente lavoro in base ad un’idea o una suggestione, che mi piace realizzare concretamente e materialmente nel minor tempo possibile purché mantenga il senso di ciò che l’ha generata… Un po’ come quando Mina registra le sue canzoni… Della serie: buona la prima! Una volta fatta, cerco altre idee, altri stimoli… Solitamente non ho molta pazienza, per non annoiarmi troppo sulla stessa idea… Infatti, quando qualcuno mi chiede di fare qualcosa riferito ad opere che ho già fatto, comincio ad avvertire qualcosa di malsano.

Lavoro: di gruppo o solitario?

In genere il lavoro è solitario: troppe menti creano solo caos, soprattutto se non in sintonia.

Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?

Il mio lavoro lo faccio e lo penso come atemporale, inclassificabile: per questo sono eclettico per natura. Non amo accontentarmi di me.

soul 2Cos’è per te la creatività?

La creatività è uno stimolo, una necessità di chi non si accontenta di ciò che lo circonda e vuole creare qualcosa di diverso… Possibilmente in meglio.

Creativo è anche utile?

Utile, utilissimo. Serve a sentirsi vivi.

Un’idea per il futuro. 

“Un’idea per il futuro” mi ricorda la domanda che Paola Perego fece ad Andreotti: “Che futuro immagina per i nostri bambini?” e lui rimase paralizzato in diretta! Preferisco non rispondere… Il futuro? Sarà quel che sarà!.. Come diceva una vecchia canzone.

…con amore

Livio Scarpella e malacopia

 

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