Malinvista di questa settimana all’artista Dino Vincenzo Patroni.

Medaglia amuleto bis, 2000

Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia e un episodio che ha a che fare con la malacopia.

Malacopia è per me qualcosa creata ma non del tutto completata, non finita come si vorrebbe, ma pur sempre un’idea da conservare o meglio da accantonare, sia essa fissata su carta o su materiali diversi. Naturalmente parlo come artista visivo e ritengo che generalmente ad un’opera a cui non si è affatto rinunciato si possa ritornare con una passione e una carica positiva. Una volta ho tenuto in disparte per ben 5 anni il modello di una medaglia alla quale sono ritornato dopo molto tempo e che poi si è rivelata tra le più significative della mia produzione.

Striscia

Lavoro: di gruppo o solitario?

Quasi sempre il mio impegno è da solista, però in alcune occasioni mi è capitato di creare istallazioni di mie opere effettuate in larghi spazi espositivi insieme ad altri autori, ottenendo lo stesso successo ma collettivo.

Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?

Ogni opera nasce dall’evoluzione del pensiero ma ancor prima dall’immaginazione la quale permette ad un artista di “vedere prima di fare”. Il mio è un impegno mentale e manuale più che un lavoro inteso come una fatica. Infatti, alla base c’è la passione che spinge l’esperienza e il desiderio di comunicare con gli altri e soprattutto di riuscirci. Un grande maestro delle arti visive diceva: “l’immaginazione vede, il pensiero pensa!” e su questo messaggio-lezione ho iniziato il cammino che in arte sono riuscito a percorrere.

Cos’è per te la creatività?

Per me la creatività è la capacità di” vedere” prima di altri, perfino al buio come i gatti. Insomma, tradurre in arte ciò che la maggior parte della gente non sa immaginare e quindi vedere. La creatività è innovazione, è comunicativa!

AGAMAR-Trofero x Maratea Film Festival

Creativo è anche utile?

È utile certamente, perché allarga il pensiero e rende l’uomo più civile ovvero persona del proprio tempo. La civiltà dei popoli, a mio avviso, si misura con un solo metro: quello dell’arte e della cultura che si ottengono dalla creatività e dall’esperienza.

Un’idea per il futuro.

Realizzare un’idea ritenuta un’utopia, per dimostrare a tutti che l’arte e solo l’arte può sfidare quello che per altri è l’impossibile!

… con amore

Vincenzo Dino Patroni e malacopia

015bis