UN NATALE A 4 ZAMPE.

Stai già pensando al Natale? Innovet con Gaia Animali & Ambiente e Diamoci La Zampa ti offre la possibilità di fare un regalo speciale: un pasto agli animali sfortunati, semplicemente completando il calendario dell’Avvento. (Edgar Meyer su diamocilazampa.it)

Ma la notizia copÈ dalla creazione del mondo che l’essere umano incrocia la sua esistenza con gli animali in una sorta di rapporto di interdipendenza che ha segnato significativamente la nostra storia.

Come un work in progress la convivenza ha preso forma con altalenanti rapporti di forza: dal mors tua vita mea dell’età preistorica, quando il cavernicolo villoso  attendeva al varco il puma con zanne affilate, pensando a un bel gulag su un tappeto peloso in  caverna, si è passati allo sguardo minaccioso di Anubi che con il suo bel faccino da cane incazzato suggeriva all’uomo, tipologia tombarolo egizio, di girare alla larga dalle faraoniche sepolture, fino alla dea dei serpenti cretese che con le tette al vento, due serpenti in mano e un gatto in testa, sperando di essere presa sul serio, rassicurava i contadini che quello non era un cappello fregato a Marina Ripa di Meana ma un famelico felino pronto a scattare alla ricerca del ratto magna -grano.

La selezione darwiniana ha stabilito divari spesso insormontabili tra uomini e animali, ma in altri casi le barriere sono state abbattute e  alcuni esseri a quattro zampe sono diventati i migliori amici degli uomini che li hanno perfettamente integrati nel cosmo casalingo (per utilità ma anche per compagnia).

In particolar modo, cani e gatti hanno finito con l’incarnare quel quid in più nei nuclei familiari, hanno fatto compagnia con la loro discrezione a generazioni di uomini e ne hanno condiviso gioie e dolori.

La Tv, nell’ultimo secolo, ha molto contribuito alla conoscenza degli infiniti mondi degli amici a quattro zampe, che, soprattutto nei cartoons, vengono spesso dotati di parola ed esprimono giudizi in perfetto human style. Chi non ricorda Giuliano, il gatto di Andrea in Kiss me Licia che brontolava peggio di un misantropo cornificato e ridotto al verde, o Spank, che per far sorridere la sua amica Aika, regina dei due di picche, volteggiava come un clown ed si esprimeva come Giorgio Bracardi? E allora Scooby Doo, che ha insegnato ai preadolescenti che in fondo anche un uomo (Shaggy) può ragionare come un cane? (Con tutto il rispetto per i canidi).

Insomma gli animali, cani e gatti in particolare, fanno pienamente parte del nostro mondo e contribuiscono come non mai  al miglioramento della  qualità di vita con quella loro filosofia, piuttosto anti-umana, del dare senza pretendere, se non un croccantino al volo o un morbidoso contatto fisico. e, per fortuna, anche legislativamente sono stati fatti passi avanti nella tutela degli animali!

E poi, da quando esistono i social, anche cani e gatti sono diventati perfettamente social! Foto di cani e gatti troneggiano sui diari di tutti gli animalofili di Facebook, per non parlare di Instagram. Non c’è da meravigliarsi se si è arrivati addirittura a parafrasare un famoso detto, trasformandolo in: “Ogni giorno un gatto si sveglia e sa che dovrà correre più veloce del suo padrone per non finire su Instagram“.

E quale occasione migliore del Natale per fare un piccolo gesto per aiutare i nostri amici a quattro zampe meno fortunati? 

Innovet, in collaborazione con Gaia Animali & Ambiente e Diamoci La Zampa, offre a tutti la possibilità di regalare un pasto gratuito agli animali sfortunati completando semplicemente un calendario dell’Avvento. Da lunedì 1 Dicembre basterà accedere alla pagina Facebook di Innovet e aprire una per una, giorno dopo giorno, le 25 finestrelle. Insomma ciò che fareste con un normale calendario dell’Avvento ma senza mangiare i classici cioccolatini!

A Dieta voi, cibo a cani e gatti, abbandonati, per esempio, dai sempre troppi deficienti che non si sanno prendere cura e responsabilità degli animali che hanno adottato (e che trattano come giochi usa e getta).

La notte di Natale potrebbe avvolgere uomini e animali in un unico spirito, quella della solidarietà. E allora anche il gatto più sospettoso, di fronte al genere umanoide vestito in rosso con la barba, dopo avergli inizialmente ridotto in cenci la manica e soffiato come un crotalo del Sudamerica, potrebbe essere improvvisamente incantato da quel gesto d’amore, con accompagnamento incorporato di carezza e con quell’irresistibile profumo di arrosticini caldi. Ed è qui che la barriera che separa il mondo animale da quello umano si rompe, ci si guarda e ci si comprende con uno sguardo. Zampetta e mano, incontrandosi, generano elettrizzanti emozioni e, spesso, quel suono (per l’uomo incomprensibile), emesso dal leggero movimento di musetto con baffi unti di sugo, le fusa che, per l’occasione, poterebbero assumere le sembianze fonetiche di un grazie.

Sono stato abbastanza romantico!??! Lasciatemi aggiungere un augurio: che la magia del Natale, se c’è, coinvolga proprio tutti e tutto renda possibile, anche dialogare con gli animali, senza necessariamente che ci portino d’urgenza allo psichiatrico, perché deliriamo, sostenendo di aver avuto un’intellettuale conversazione con un quadrupede!

Voi non credete alla magia del Natale?! Pace! Voi non credete alla magia degli animali? Male! Se un gattone di nome Aristotele (soprannominato dai suoi fan #ciccionissimome) riesce ad entrare in una scatola tre volte più piccola di lui (per poi distruggerla, naturalmente), possiamo esser certi che i nostri amici posseggano un potere magico… 365 giorni all’anno!

Franz Iaria per malacopia

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