SexyTardona oggi è vestita da Pierrot. Un po’ Lady Gaga in Applause, sempre molto Harvey Dent, lei sì che vede tutto in bianco e nero. Lei lavora sempre, voi non fate un cazzo.
Sta raccontando di quando era una giovane ragioniera neoassunta, di quanto si lavorasse comunque senza computer, email e fax, battendo gli ordini con la macchina da scrivere.
Era la più bella della ditta, lei. Gli annali raccontano che gli uomini si girassero nei corridoi, soprattutto quella volta che si era infilata la parte dietro della gonna nelle mutande, uscendo dal bagno.
Che una volta fumavo alla scrivania, mica come adesso che d’inverno mi devo mettere il cappotto, la sciarpa, i guanti, il colbacco di pelo, scendere le scale, passare dal centralino, uscire e fumare…
Non le canne, sarebbe più sedata.
Che i colleghi ti facevano accendere, come se fossi Rita Hayworth, che adesso invece ti parlano solo per scroccarti una sigaretta.
Che le colleghe erano invidiose, che certe minigonne optical se le poteva mettere solo lei, che dove vuoi che andasse la Marina della contabilità che è alta un metro e venti.
Che le aprivano le porte, le offrivano i caffè, le urlavano dietro robe sessuali irripetibili.
Che adesso la porta si apre da sola, che è automatica.
Che l’unico che le offre il caffè è il fornitore che a natale sblocca le macchinette a tutti.
Che adesso se le urlano dietro è perché non ci vede quando fa manovra.
Che che nostalgia.
Piccolo Vademecum della perfetta Sexytardona.
Scrivetevelo da voi che io ho un certo bisogno di Fluoxetina!
KizZ
Francesco Bersellini per malacopia
Scrivi un commento