Malacopia_Profumo_TESTATA - american hustle‘…Dolce , acido… marcio e delizioso…odore di fiori sì! …ma anche spazzatura!’ – American Hustle

Dei cinque sensi trovo che l’olfatto sia quello più bistrattato. Vi riproporrei la mia classifica personale, a sostegno di questa tesi.

La vista: regina della percezione. Se hai undici decimi la gente reagisce con un WOW. Non devi mettere gli occhiali e riconosci il numero dell’autobus anche da una distanza siderale, magari nella nebbia di un lunedì mattina… E senza nemmeno strizzare un po’ gli occhi. Un talento piuttosto banale, tuttavia, non trovate?

Al secondo posto metterei l’udito. Avete presente quelli che sentono tutto, anche quando bisbigliate in un’altra città? I super-udenti sono un genere alquanto odiato, a causa di ciò. Veramente insolenti, sanno sempre tutto di tutti.

Poi c’è il tatto. Poverino, anche il tatto non gode di una grande reputazione, ma se ci pensate è una qualità molto comoda, soprattutto al buio. A meno che non siate dotati di super-vista con opzione’ visione notturna’.

Malacopia_Profumo_gordon ramseyA pari merito per la medaglia di bronzo: il gusto. ‘Ma che dice questa sciagurata?’ Penserete. ‘Io che ho passato le prime selezioni di Masterchef Ucraina’. Guardate, non vi ascolto nemmeno. Avrà anche detto il topo che ‘tutti possono cucinare’, ma temo che tal roditore sopravvalutasse il potere delle vostre papille gustative. Percepite il sapore del Bosone di Higgs ? Beh, segnalatelo al CERN, si faranno una risata. Mi spiace signori, il gusto è inflazionato, i veri supereroi sono in incognito e, soprattutto, non credono ai loro occhi quando vedono su real-time un cuoco scozzese che ha successo.

L’olfatto… Eh sì, io dico che è il fanalino di coda. Nel nostro settore le carriere migliori le fanno i cani da tartufo. Un supereroe olfattista? Non c’è, andiamo: diciamoci la verità. Mi viene in mente giusto Bolt, che non solo è pur sempre quadrupede ma è perfino un cartone animato. Ed è famoso per il super-latrato piuttosto che per il suo fiuto: aggiungiamo pure questo smacco alla nostra reputazione!

Malacopia_Profumo_boltUn antieroe dotato di super-olfatto, invece, lo conoscete tutti. Sì, dai che lo conoscete. La triste storia dell’olfattista prodigio il cui epilogo –e qui, noi dal naso fino, tremiamo di paura!- non fu affatto allegro. Trattasi del celebre Jean-Baptiste Grenouille, che io so per certo essere certamente esistito: ve l’hanno raccontata come una favoletta, ma oh, credetemi, gli X-men esistono. Lui era chiaramente un X-men, solo che all’epoca non erano ancora ben organizzati e il poveretto se l’è dovuta cavare da solo, in un mondo ostile e arretrato.

Dunque, ciò premesso, io, Superolfattista, come il povero Jean-Baptiste Grenouille, credo di essere afflitta da olfattismo cronico. Non temete: non ho affatto intenzione di diventare un’olfattista assassina-succhiatrice dei vostri odori. Perbacco, che il destino risparmi il mio naso dai vostri olezzi, ci mancherebbe! E aggiungo che, beh, nel caso di Jean-Baptiste il suo narratore ha di certo avuto la penna pesante. Nessun olfattista di buon senso lesserebbe il gatto per estrarne l’essenza. Siamo pur sempre esseri umani, noi annusatori di professione. E siamo perfino un po’ più sensibili del comune, se proprio volete saperlo.

Malacopia_Profumo_fresie

Sento profumo di fresie. Se vedo una fresia da qualche parte, sappi che mi arrabbierò molto.’ Miranda Pristley

Io per esempio, della mia infanzia, ricordo perfettamente l’odor delle gommine profumate che si trovavano nelle merendine. Ricordo l’odore del primo giorno di scuola e quello dell’ultimo. Il profumo della mattina di Natale, della carta patinata che strappi con frenesia dai pacchi e che sprigiona nell’aria l’essenza di un sogno che si avvera. La prima volta che assapori l’odore di salsedine: sarà quello che per tutta la vita resterà il vostro ‘profumo di mare’.

Poi, negli anni, il mio naso si è affilato, come una lama forgiata da un fabbro. Riconosco il profumo delle persone che amo in mezzo alla folla ancora prima di vederle, so che la pioggia arriverà prima che nuvole si affaccino all’orizzonte e individuo la direzione in cui è il mare solo da un ché trasportato dal vento. Luoghi, date, cose e persone: tutto ha un suo odore.

Non posso negare che in primavera mi giri la testa per eccesso di stimoli, ma non meno in autunno. Saranno le foglie colorate che cadono e che portano con loro l’essenza di tutte le stagioni. La nebbia di novembre ha il profumo del 1997 e di un’altra città e delle sue strade fatte di ciottoli in cui incastrare i miei tacchi da ventenne. Le pioggia: è il 2007 ed è una buona ragione per stare a casa, in due. Il sole: ha l’odore della sabbia bagnata, della pelle sudata, dell’agosto 2002.

Come vedete non sono un’assassina seriale. Superolfattista ha comunque i suoi gusti. I mei non contemplano topi morti, ascelle sull’autobus, biancheria dimenticata nel cestello della lavatrice, bagno dell’autogrill. E questo è un problema, perché le molecole di tutto ciò che mi giunge narici e viene rielaborato dei miei neurotrasmettitori molto prima del dovuto. Una vita d’inferno, potete immaginare!

Dal lato pratico può avere i suoi vantaggi fiutare la strada giusta o annusare il culo del melone più maturo… E azzeccarci! Purtroppo la società in cui viviamo non ci consente di mettere a servizio della pubblica utilità questo dono e nell’attesa che i RIS mi scoprano per sostituirmi -con un contratto a tempo determinato, pls!- al prossimo cane molecolare sulla via del pensionamento la mia identità rimane rigorosamente anonima e conduco una placida vita comune.

Del resto, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, diceva il mio collega spiderman. Metti che poi mi scoprono e finisco davvero ad annusare i meloni di tutta la città?

Silvia Franceschelli per malacopia