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Sembra che, qualche mese fa, un oggetto volante non identificato abbia terrorizzato una famiglia nella zona di Massa Carrara, un evento che, a detta del massimo rappresentante degli ufologi del Belpaese, rappresenta uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi 15 anni.  Nel racconto dell’episodio i due testimoni, marito e moglie, spaventatissimi, hanno dichiarato che l’ufo prima di sparire ruotava vorticosamente su se stesso.

Ora, senza voler sottovalutare la paura dell’ignoto e senza per questo voler mancare di rispetto agli alieni, vorrei tranquillizzare i due coniugi, perché se è vero che l’oggetto volante non identificato ruotava vorticosamente su se stesso, allora i loro abitanti erano veramente una masnada di idioti totali di cui non c’era proprio nulla da temere. E in ogno caso sarebbero stati completamente innocui, per un motivo che dirò alla fine (notare la subdola tecnica comunicativa per invogliare il lettore a leggere fino in fondo).

Malacopia_ConOScienza_copEh sì, perché siccome le leggi della fisica sono le stesse per tutti, e quindi anche per gli alieni (gli ufologi se ne facciano una ragione) allora se l’astronave ruotava vorticosamente vuol dire che al suo interno stava succedendo l’inferno, l’iradiddio, come in un tagadà impazzito. E la colpa è della forza centrifuga, che esiste da noi come in qualunque altro luogo dell’universo.

E quindi – lo dico veramente dispiaciuto – soltanto un idiota può concepire un’astronave che quando si muove ruota come una centrifuga a tutta manetta. Mi dispiace perché ci avevano fatto credere che questi alieni erano così intelligenti, e invece mamma mia che delusione! Come si fa a progettare di fare un viaggio intergalattico in quelle condizioni? È come se, sulla Freccia Rossa, mi mettessi comodo nel cestello della lavatrice e mi sparassi tutto il Roma-Milano a 2000 giri al minuto.

Mi immagino questi poveracci, tutti spiaccicati sulla parete esterna del disco volante, incapaci di muovere uno solo dei loro 24 mignoli, squassati dai conati di vomito e dai giramenti di testa. Fare un viaggio in quelle condizioni deve essere un incubo.  E quando il viaggio è di qualche migliaia di anni luce non è una bella prospettiva. Saranno i più grandi consumatori di Xamamina della galassia, questi alieni!

E poi avranno indennizzi di missione pazzeschi per convincerli a fare trasferte del genere! Dice: “Sai, amore, la prossima settimana parto per Xns@23 (sarebbe la Terra). Starò via 24mila anni al massimo. Li porti tu i ragazzi a scuola?”. E la moglie: “Ennò, eddai, euffa, non andare, che poi mi torni sempre così sbattuto!”. “Eh… – replica lui – hai ragione, tesoro, ma lo sai anche tu. Coi soldi che mi danno ci mandiamo i ragazzi a studiare il pleiadiano su Alpha Centauri (che oggigiorno senza il pleiadiano nella galassia non vai da nessuna parte)”.

E soprattutto abbiamo capito perché questo avvistamento è così importante. È importante perché ci spiega come mai questi alieni arrivano fino a noi ma poi non atterrano mai. Si fanno un giretto, qualche sterzata veloce, al massimo concedono un vedo-non-vedo a qualche postelegrafonico in pensione, terrorizzano qualche coppia e poi via, di nuovo a casa.

Gli ufologi dicono che lo fanno perché noi terrestri non siamo ancora pronti, perché non capiremmo, perché il divario tra noi e loro è troppo grande. Dicono che per l’umanità non è ancora arrivato il momento. Falso. Il vero motivo per cui evitano di farsi vedere – adesso è chiarissimo – è perché si vergognano. Immaginate la scena: comitato di accoglienza, tutti i capi di stato in prima fila, si apre la scaletta, compaiono gli alieni, ti aspetti una discesa solenne di esseri filiformi e austeri  dalla capa enorme e invece cosa vedi?  Una manica di ubriachi imbrattati di vomito che fa i primi due gradini e poi sfrombola giù come birilli. Sai che figurone!

Stefano Marcellini per malacopia

Illustrazione di Loris Dogana