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Oggi facciamo due chiacchiere direttamente con Alessandro Brusa, che sarà in prima linea nella giornata dell’8 giugno. Ci racconta qualche retroscena riguardante la sua selection di poesie e su come si svilupperà la giornata.  Stay malacopia, ordunque!

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malacopia: Ciao Ale! Oggi parliamo proprio delle poesie che avrai occasione di leggere per la giornata dell’8 giugno. Il tuo intervento sarà occasione per dare spazio al tema dell’orientamento sessuale. Dacci qualche nome di grandi autore di riferimento… così, giusto per farci una cultura!

Alessandro Brusa: Vi lancio subito alcuni spunti: ad esclusione dei paesi anglosassoni, non esiste altra letteratura nazionale che abbia così tanti esempi ed esponenti omosessuali di rilievo (Saba, Palazzeschi, Penna, Pasolini, Bellezza, Testori, Buffoni, ecc..) A fronte di tanta produzione, la “critica” ha spesso deliberatamente ignorato questo aspetto. Quindi abbiamo antologie di grande qualità su questi autori.. che però non entrano mai nella questione più di tanto. Fino agli anni 70-80 molti di questi autori (soprattutto Pasolini e Naldini ) hanno sempre avuto una posizione critica verso i movimenti di “liberazione omosessuale”. Ovviamente le letture dell’8 giugno avranno un carattere meno istituzionale. Non è una giornata di critica letteraria, ma di lettura di testi.

malacopia: …“Meno istituzionale” in che senso? Quali autori/autrici ci presenterai?

Alessandro Brusa: Intendo dire che desideriamo non addentrarci in alcuna analisi critica …l’8 giugno leggeremo! Io ho deciso di selezionare un mix di autori gay, di autrici lesbiche e di autori e autrici etero.

malacopia: Facci capire, perché questo è interessante… Avete pensato a qualche performance di lettura particolare?

Alessandro Brusa: Fondamentalmente leggeremo poesie che parlano di vita ed amore ed esperienze legate al mondo omosessuale. Ma non saremo solo autori gay o autrici lesbiche. Io, per esempio, leggerò due poesie omoerotiche proprio in duetto con due poeti eterosessuali. Vedere uomini etero che si confrontano con il sesso, la vita e l’affettività gay (e stessa cosa per poetesse lesbiche e non) sarà un’occasione per abbattere muri e confini e cercare comunanza e contaminazione tra uomini e donne indipendentemente dall’orientamento sessuale …una specie di “mettetevi nei vostri/nostri panni”. Sarà  terreno su cui confrontarsi .

malacopia: …Ma secondo te quando si parla di vita e amore c’è una differenza interpretativa? Voglio dire: se l’autore della poesia è gay o etero si pone l’accento su aspetti diversi dell’affettività, dell’erotismo? È una domanda un po’ provocatoria, ovviamente.

Alessandro Brusa: In amore non c’è differenza, ma nel sesso e nella vita si! Nella vita la differenza è più legata alle difficoltà ed alle discriminazioni che un “cittadino” omosessuale subisce nel corso della propria esistenza. Nel sesso… ovviamente tra due uomini è diverso che non tra due donne che è diverso rispetto al rapporto tra un uomo ed una donna o tra due uomini ed una donna, ecc.  Anche da parte di chi non ha nessun comportamento omofobico c’è sempre un po’ di imbarazzo a fronte delle diversità, imbarazzo che può portare, seppur  inconsciamente, ad una qualche distanza. Vorrei colmare queste distanze usando la poesia come strumento.

malacopia: È molto bella questa iniziativa, questo uso della poesia come legame tra individui. Ci piace! Grazie Ale, ci vediamo l’8 giugno allora! Puoi dirci dove e a che ora potremo trovarti?

Alessandro Brusa: Alla Libreria Igor alle ore 18:00 in via San Petronio Vecchio n.3. E poi io proseguirò in via Santo Stefano 77 da Vino al Vino.. vi aspetto!!

malacopia e Alessandro Brusa