Walt Disney. Quel grandissimo infame. Nel Regno le donzelle sono cresciute a pane e Cenerentola: capito perché sbaviamo come degli alani di fronte a un paio di scarpette nuove? A tratti noi tutte abbiamo visto anche Biancaneve: una mela al giorno toglie il medico di torno, e nulla dissero a proposito delle banane. Per il potassio, eh. La Sirenetta un po’ ci ha turbate: come si può vivere per giorni e giorni indossando sempre lo stesso pezzo di sopra del bikini? Ma dai. Tuttavia, al netto di qualche piccolo dettaglio, i modelli femminili sono sani. Ecco. Ma Walt Disney, l’ENORME infame, ha creato anche prototipi maschili. Uno su tutti: Peter Pan. Questo ragazzino moccioso vestito di un verde pisello che peraltro gli dona pure poco, con la storia dell’inseguire i propri sogni, vi ha fregati tutti; piano piano, zitto zitto, ha insinuato in tutti i maschietti- anche fuori dal Regno- la c.d. Sindrome di Peter Pan, ossia quella indecorosa, pruriginosa e piuttosto esacerbante mancanza di palle. Perché tu stai lì, che ramazzi (come Cenerentola), che sforni apple pie (con le mele di Biancaneve) e che fai gli occhioni dolci da Sirenetta e quello: niente!, continua a cinghialeggiare inebetito nel proprio mondo fatto di partite, playstation e birre con gli amici, utilizzando un dizionario fatto sì e no di cinquanta parole in cui il lemma “RESPONSABILITÀ” non è mai stato neanche preso in considerazione. Tu, a una certa, cerchi anche di spiegare che sarebbe l’ora di abbandonare l’Isola Che Non C’è per il Pianeta in cui si pagano le bollette, bisogna fare benzina di tanto in tanto, i figli bisogna portarli a scuola e la spesa te la consegnano anche a domicilio ma mica gratis. E, soprattutto, dove si prendono impegni e si onorano- e non sto parlando della finale di Champions League a casa dell’amico del cuore. Lauree, master e dottorati che rivelano tutta la propria inutilità nel momento in cui provano a spiegare la semplicità al bue muschiato che hanno di fronte; il quale, forte del suo ruolo indiscusso di maschio alfa, decide pure che è il caso di trattarti male. Così, tanto per ribadire che l’unico neurone che hanno si è messo in aspettativa. Dite al caro Walt che posso delineare io personalmente il prossimo personaggio maschile da cui trarre mirabolanti avventure: il MINUS HABENS. Noi donne, invece, continueremo a perseverare sull’unico personaggio femminile degno di nota: la strega cattiva. La regina Martina Del Castello per malacopia
Il boudoir della Regina#11
[LA REGINA RESPONSABILIZZA]
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